Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza”

Nel 2025 si celebrerà il Giubileo, il cui tema scelto da papa Francesco è “Pellegrini di speranza”. La nostra Collaborazione parteciperà ad alcuni momenti dell’Anno Santo.

Scopriamo assieme un po’ di più su questo grande e lungo evento con il testo che ha preparato il nostro parroco don Gianpiero.

Significato etimologico e informazioni storiche

La parola Giubileo deriva dal termine ebraico Jobel = ariete àcorno (sofar): si suonava per indicare un pericolo o per richiamare l’attenzione su qualcosa di grande interesse pubblico.

L’anno giubilare, introdotto dal suono del corno, ricorreva ogni 50 anni (Lev 25,9), con delle prescrizioni: proclamata la liberazione degli schiavi, il ritorno delle terre vendute a chi era caduto in stato di povertà o di schiavitù. L’anno giubilare doveva restituire l’uguaglianza a tutti gli israeliti. L’intento giubilare rimarrà un fatto ideale, mai realizzato.

Il primo Giubileo della storia della Chiesa: 1300 indetto da Bonifacio VIII. Dal 1475 la cadenza temporale viene abbreviata a 25 anni. Oltre ai Giubilei ordinari, ce ne saranno anche di “straordinari” (ultimo quello della Misericordia di Papa Francesco del 2016).

Il Giubileo 2025

Spes non confundit (la speranza non delude)è il titolo della Bolla di indizione: la Speranza è il motivo principale del prossimo Giubileo. Papa Francesco sottolinea che “incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo (guerra, violenza, inquinamento, …). Possa il Giubileo essere per tutti occasioni di rianimare la speranza”.  Poiché il motivo della nostra Speranza è Cristo, il Papa auspica che “possa essere per tutti un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, porta di salvezza”.

Speranza, Fede, Carità sono le virtù teologali: infuse dalla Grazia di Dio, esprimono l’essenza della vita cristiana. “La Speranza imprime l’orientamento, indica la direzione e la finalità dell’esistenza credente. Si fonda sull’amore che scaturisce dal Cuore di Gesù trafitto sulla croce. La speranza cristiana non delude, perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore divino (Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Rm 8,35). La vita di fede, (che è vita nuova in Cristo), che inizia con il battesimo (che ci innesta nella morte-resurrezione di Cristo, nel suo passaggio dalla morte alla vita), si sviluppa nella docilità alla grazia di Dio ed è perciò sempre animata dalla speranza, (…) sempre resa incrollabile dall’azione dello Spirito Santo. (…) Egli, la tiene accesa come una fiaccola che mai si spegne, per dare sostegno e vigore alla nostra vita.”

“L’amore viene messo alla prova quando aumentano le difficoltà e la speranza sembra crollare davanti alla sofferenza […] la tribolazione e la sofferenza sono le condizioni tipiche di quanti annunciano il Vangelo in contesti di incomprensione e di persecuzione […]”. Ciò porta a sviluppare una virtù strettamente imparentata con la speranza: la PAZIENZA (oggi, virtù rara…)

Segni di speranza

Papa Francesco invita a riscoprire la speranza nei segni dei tempi che il Signore ci offre: “E’ necessario porre attenzione al tanto bene che è presente nel mondo per non cadere nella tentazione di ritenerci sopraffatti dal male e dalla violenza. Ma i segni dei tempi che racchiudono l’anelito del cuore umano, bisognoso della presenza salvifica di Dio, chiedono di essere trasformati in segni di speranza”.

Questi i segni di speranza che chiedono di essere attivati:

  • la pace per il mondo
  • la ripresa demografica accompagnata dalla fiducia nel futuro
  • forme di amnistia-condono della pena e assistenza dignitosa per i detenuti (apertura una porta santa a Rebibbia)
  • dei segni di speranza da rivolgere ancora ai giovani, ai migranti, agli anziani, ai poveri.

Appelli per la speranza

Dal Papa: istituire un Fondo mondiale per eliminare la fame e per lo sviluppo paesi poveri, condono del debito di paesi che mai potrebbero ripagarlo (riferimento al cd. “debito ecologico”)

Ecumenismo

Durante il prossimo Giubileo ci sarà la ricorrenza dei 1700 anni primo grande concilio ecumenico: Nicea (325 dC – Simbolo di fede domenicale, il “credo”). Auspicio è continuare nel cammino verso l’Unità e occasione sarà la possibilità di accordarsi per una data comune per la celebrazione della Pasqua tra le differenti confessioni.

Calendario

  • 24 dicembre 2024 | Apertura Porta Santa Basilica S. Pietro
  • 29 dicembre 2024 | Apertura Giubileo nelle chiese delle diocesi: in Basilica di S. Marco sarà celebrata una messa solenne
  • 28 dicembre 2025 | chiusura Giubileo nelle diocesi
  • 6 gennaio 2026 | Epifania: chiusura Giubileo in S. Pietro

Il Pellegrinaggio

Elemento fondamentale è mettersi in cammino verso Cristo. Saranno organizzati dei pellegrinaggi secondo il calendario eventi del Dicastero che si occupa del Giubileo 2025 e la nostra diocesi, in particolare, proporrà la partecipazione ai seguenti appuntamenti per essere pellegrini di speranza:

  • adolescenti-cresimandi 25-27 aprile (dalla nostra Collaborazione parteciperanno i ragazzi di 2a e 3a media)
  • famiglie 30/5-1/6
  • giovani 28/7-3/8 (dalla nostra Collaborazione parteciperanno i giovani dalla 1a superiore in poi)
  • catechisti 26-28 settembre

Saranno organizzati dei pellegrinaggi per vicariati-zone alla basilica (sarà predisposto un vademecum diocesano).

Particolare importanza riveste, poi, anche l’aspetto penitenziale: il cammino verso Cristo è sempre un cammino di conversione (tema dell’indulgenza per i nostri peccati).

Sito ufficiale del Giubileo

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